Il nostro istituto

Don Milani

L’Istituto Comprensivo del Chiese abbraccia un ampio territorio che si estende nella Valle del Chiese; il suo bacino d’utenza è costituito da sei Comuni che raccolgono una popolazione di poco più di 10.000 abitanti.

Esso è nato dal dimensionamento degli istituti voluto dalla Provincia Autonoma di Trento a partire dal settembre del 2000, per consentire un esercizio ottimale dell’autonomia, con l’unione di parte del Circolo Didattico di Condino, in particolare delle allora scuole elementari di Condino, Darzo, Lodrone, Storo e delle scuole medie di Storo.

All’inizio dell’anno scolastico 2002-2003, il 19 ottobre 2002, l’Istituto è stato intitolato a don Lorenzo Milani, educatore critico e innovatore, sovvertitore della visione educativa tradizionale di molti genitori e insegnanti. In quell’occasione, a Storo erano presenti il Presidente del Consiglio Provinciale Lorenzo Dellai, i sindaci dei comuni di provenienza degli alunni, i sindaci e i Dirigenti scolastici di Gmϋnd (Carinzia) e Zolling (Baviera) con i quali l’istituto era gemellato.

Con delibera n. 1052 del 24.05.2005, la Giunta Provinciale ha proceduto “all’accorpamento, mediante fusione, dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Bono con quello del Chiese”. A seguito di questa delibera, si unirono le allora scuole elementari di Pieve di Bono e Daone e la scuola media di Pieve di Bono.

L’Istituto Comprensivo del Chiese ha sede ufficiale a Storo, comune di circa 4.600 abitanti, situato alla periferia sud-occidentale del Trentino, dove sono collocati gli uffici amministrativi e la presidenza.

Storia

Terra di confine da sempre, la Valle del Chiese, oggi, è solo il limite fra due regioni dello stesso Stato, mentre in passato, dal 1859 al 1918, fu confine fra l’Impero Austro-ungarico e il Regno di Italia, prima ancora tra il Principato Vescovile di Trento e le terre lombarde dipendenti da Brescia, Milano o Venezia. Qui c’era la Pieve, istituzione religiosa e amministrativa, la più meridionale del Principato Trentino. Da qui partirono i conti Lodron per tessere le loro trame diplomatiche con Venezia e per espandere il loro potere in Val Lagarina, Alto Adige, Tirolo, Salisburgo, Carinzia e Baviera.

Terra di passaggio, a causa della sua posizione geografica decentrata e scarsamente presidiata, ma allo stesso tempo comodo transito dalle montagne alla pianura, la Valle del Chiese, nel corso della storia fu scelta da vari condottieri come percorso dall’Europa Centrale alla Pianura Padana o come linea ideale per salire verso il Trentino. Di qui passò Federico Barbarossa, l’imperatore svevo che scese in Italia nel XII secolo. Nel 1500, poi, il Chiese fu invaso dai Lanzichenecchi, avviati al Sacco di Roma del 1527. E ancora: Napoleone, alla fine del Settecento, elaborò a Storo i piani per la conquista del Trentino; i Corpi Franchi, nel 1848, seminarono distruzione durante la Prima Guerra di Indipendenza; Giuseppe Garibaldi, nel 1866, combatté battaglie in Valle, prima di tentare la strada per la conquista di Trento via Val di Ledro. Nel 1915, dopo il 24 maggio, l’esercito italiano irruppe nella Valle, che divenne Fronte e fu spaccata in due: a nord gli Austriaci (chiusi entro la linea dei forti di Lardaro), a sud gli Italiani (nelle postazioni che da Condino e Cimego salivano alle trincee dello Stigolo).

Il logo

Il logo dell’ Istituto rappresenta la nostra idea di scuola: le due frecce, incontrandosi, danno il senso del cammino dello studente, raffigurato dal pallino verde in alto, che sta al centro dell’azione educativa e indicano le necessarie sinergie tra la scuola, la famiglia e il territorio, al quale la scuola dà e dal quale, al tempo stesso, riceve.